Di certo avviene anche per altre realtà, ma ogni anno a Scampia, durante il mese di agosto, si ripete un’esperienza doppiamente straordinaria. Da una parte, gruppi di giovani, specie scout, vengono a passare giorni di animazione e di condivisione al Centro Hurtado, con i nostri bambini, ragazzi e giovani. Dall’altra, sono i nostri a essere protagonisti di un’animazione di cui non sono consapevoli, ma che incide altrettanto profondamente nell’animo di chi viene a passare anche solo una settimana con noi. È un insieme di ragioni che si intrecciano, ma dal racconto di chi vive questa esperienza emerge la vera spinta che porta soprattutto gli ospiti a scoprire qualcosa di nuovo. Non è tanto il profilo del nostro degrado e della camorra, ormai fin troppo pubblicizzato, ma un’umanità che emerge nella sua ricchezza a far scoprire, nella mente e nel cuore di chi viene a fare servizio, qualcosa che sembrava non esistesse o non abbastanza sperimentato. È la coscienza che nel cuore di ciascuno c’è sete di bellezza e di sentimenti liberi e puliti. La partecipazione all’eucarestia mattutina è il punto di partenza di un’impresa che ha il sapore di una risposta alla chiamata che lo Spirito rinnova a ciascuno, l’impresa di annunciare gioia e speranza ai più piccoli, ai più poveri. Ma sono proprio i più piccoli che nel corso delle giornate sempre faticose aprono il cuore a chi, magari un po’ sazio di sapere e di altre opportunità, non poteva più scorgere nel sorriso di un bambino ciò che è essenziale. Il gioco, i laboratori di mani abili, la gita al mare, le serate tra canti e danze: momenti magici in cui non solo si riempie il cuore di chi ha sete di affetto e di attenzione, ma si (ri)scopre nella propria vita la vecchia verità che è più bello donare che ricevere. Poi si ritorna a casa, allo studio, alle occupazioni ordinarie, più ricchi, con la certezza che si è capaci di amare, di capire, di leggere ciò che più conta, anche in mezzo alla monnezza. Per tutti, ma soprattutto per chi vuole essere cristiano, il servizio è l’esperienza più vera di una capacità di donare che rende la gioia autentica e mai delusa.
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