Riportiamo alcune iniziative significative a livello di dialogo ecumenico che si terranno nel 2013. Alcune di esse sono il seguito di eventi organizzati nel 2012.
> Il 2012 si è aperto con una riunione del Comitato permanente sull’ecumenismo nel XXI secolo (un organismo costituito in seno al Consiglio ecumenico delle Chiese - Cec - e nel quale sono rappresentate anche la Chiesa cattolica e le Chiese pentecostali, che non sono invece membri del Cec) che ha stilato un rapporto sull’incidenza dei grandi mutamenti globali sul movimento ecumenico e più in generale sulla testimonianza dei cristiani nel mondo contemporaneo. Il documento sarà presentato alla X Assemblea del Cec che si svolgerà a Busan a inizio novembre 2013.
> Tra gli eventi più significativi del 2012 a livello di dialogo ecumenico va ricordata la conclusione del lavoro della Commissione Fede e Costituzione del Cec che ha approvato un accordo teologico dal titolo: La Chiesa: verso una visione comune. Un testo di «convergenza» - il secondo dopo quello su battesimo, eucaristia, ministero (Lima, 1982) - che ora verrà offerto a tutte le Chiese che fanno parte della Comunione per una ricezione che mostrerà come le diverse Chiese cristiane siano in grado di «convergere» sul significato dell’essere un’unica Chiesa di Gesù Cristo.
> Mentre la commissione di dialogo tra Chiesa cattolica e Chiese ortodosse conosce una fase di ripensamento, proseguono altri dialoghi bilaterali, come quello tra Chiesa cattolica e Comunione anglicana (Arcic) e quello tra luterani e anglicani, in vista di una sempre più approfondita conoscenza reciproca e del conseguente pieno riconoscimento dell’altro come condiscepolo dell’unico Signore.
> Le diocesi cattoliche di Terrasanta di rito orientale e di rito latino hanno deciso di adottare per le festività pasquali il calendario giuliano, in uso agli ortodossi, così da poter celebrare Pasqua nello stesso giorno, dando un significativo segno di convergenza e facilitando la vita liturgica e la testimonianza di fede delle numerose famiglie cristiane costituite da matrimoni misti. Per questioni legate alla delicata gestione dei luoghi santi, tale adeguamento non varrà per il Santo Sepolcro a Gerusalemme e la Basilica della Natività a Betlemme.
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