Mentre il presidente libico Muammar Gheddafi e il premier italiano Silvio Berlusconi stanno rinnovando l’intesa per contenere i flussi migratori a margine del terzo vertice tra Europa e Africa, nel Sinai, sei profughi africani sono stati uccisi dai trafficanti di uomini egiziani. Queste sei persone facevano parte di un gruppo di 600 profughi che i beduini hanno rapito e che non intendono rilasciare se non dietro il pagamento di un riscatto da parte delle famiglie. «Nel vertice di Tripoli in corso in questi giorni - denunciano i responsabili delle associazioni dei diritti umani in Italia -, la Libia ha chiesto cinque miliardi all'Europa per bloccare l’arrivo dei migranti. Proprio nel corso di queste trattative in Egitto sono morte sei persone uccise dai trafficanti (alcune di queste persone erano fuggite dalla Libia). Nessun governo si è mosso per salvarle. Rinnoviamo il nostro appello al governo italiano e al parlamento europeo affinché facciano pressioni sul Cairo per liberare i profughi».
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