In Italia è nato il visto per volontariato. A istituirlo è un decreto del ministero degli Affari esteri dell’11 maggio 2011, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 1° dicembre 2011. Questo visto prevede che giovani di età compresa tra i 20 e i 30 anni possano entrare in Italia per progetti per un periodo massimo di 18 mesi.
L’iter per chiedere il visto è complesso. Innanzitutto il giovane deve stipulare una convenzione con un’organizzazione (ente ecclesiastico, Ong o associazione di promozione sociale). Questa organizzazione deve poi chiedere un nullaosta allo Sportello unico per l’immigrazione. Ottenuto il nullaosta è poi possibile, entro sei mesi, fare domanda per il visto, che non è convertibile in nessun altro tipo di permesso di soggiorno e non può essere rinnovato.
Questa normativa, approvata in attuazione della Direttiva 2004/114/Ce dell’Unione europea, sostituisce il visto per missione che, fino a dicembre, doveva essere chiesto dagli extracomunitari che volevano venire in Italia per svolgere opere di volontariato. Nonostante il decreto sia entrato in vigore a dicembre, a metà gennaio non erano ancora disponibili i moduli per compilare la richiesta di nullaosta e le autorità competenti non avevano ancora stabilito le quote di ingressi per volontariato.
|