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In missione con san Paolo |
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Si chiude il 29 giugno l’anno dedicato all’Apostolo delle genti. In queste pagine una riflessione sulla sua eredità per chi è impegnato nell’annuncio del Vangelo al mondo di oggi |
Fascicolo: giu-lug 2009 |
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Povertà: condizione per essere agnelli |
Non portate borsa, né bisaccia, né sandali e nessuno salutate per via (Luca 10,4). Il ricco non è agnello: è lupo, lui o suo padre. La brama di ricchezza è idolatria, origine di ogni male (Ef 5,5; 2Tm 6,10), di divisioni e lotte, ingiustizie e guerre. Chi fa del denaro il suo dio, gli immola la vita propria e altrui. Per vincere il lupo, il discepolo deve imparare la povertà. Essa costringe a servire in umiltà, come l'Agnello. Dio è povero: non possiede nulla, neanche se stesso. |
Data: © FCSF – Popoli, 1 maggio 2009 |
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Preghiera e missione |
Supplicate dunque il Signore della messe che getti fuori operai per la sua messe (Luca 10, 2b). Non basta amare il Signore per essere suoi collaboratori. Posso amarlo e lavorare contro di lui.
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Data: © FCSF – Popoli, 1 marzo 2009 |
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Missione, salvezza per tutti |
Dopo queste cose il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due davanti al suo volto in ogni città e luogo dove lui stava per venire (Luca 10,1) |
Data: © FCSF – Popoli, 1 gennaio 2009 |
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Le Indie di quaggiù |
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Sul finire del Cinquecento, mentre altri confratelli partivano per mete più remote, molti gesuiti «inventavano» le missioni popolari in Europa. Diffondendo anche nel Vecchio continente il loro stile particolare di evangelizzazione |
Fascicolo: gennaio 2009 |
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L'asino maestro |
Troverete un asinello, sul quale nessuno mai si è seduto, slegatelo (leggi Marco 11, 1-11)
Per vedere ci vogliono l'occhio e la luce. Dopo la guarigione del cieco, questa scena è la luce per discernere chi è il Signore.
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Data: © FCSF – Popoli, 1 novembre 2008 |
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Missione estera: quale futuro? |
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Tutti gli ambiti dell’esperienza umana sono, per i gesuiti, «terra di missione»: dalle scuole agli esercizi spirituali, dall’arte alle periferie delle città. Tuttavia, nella storia della Compagnia di Gesù, le cosiddette «missioni estere» hanno sempre avuto un posto di rilievo. Oggi, a fronte di una drastica diminuzione numerica, i gesuiti italiani si interrogano sul futuro della missione oltrefrontiera |
Fascicolo: ottobre 2008 |
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Missione guaraní |
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Prosegue il nostro viaggio nella storia delle missioni gesuitiche nel Seicento: dopo un articolo introduttivo e una tappa a Oriente, ci spostiamo in America latina, dove si realizzò l’esperimento, insieme affascinante e discusso, delle riduzioni |
Fascicolo: ago-set 2008 |
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La sfida delle Indie |
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Nel Seicento, sull’onda dell’entusiasmo suscitato da Francesco Saverio nel secolo precedente, molti gesuiti partirono per l’Asia. Tra loro due missionari straordinari: Matteo Ricci, che cercò di inculturare il Vangelo nelle millenarie tradizioni cinesi, e Roberto De Nobili, che predicò il cristianesimo in India |
Fascicolo: giu-lug 2008 |
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Alle fonti della missione: le ferite del Risorto |
Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi (leggi Giovanni 20,19-23)
La vocazione di figlio di Dio, propria di ogni battezzato, si realizza nella sua missione verso il fratello. Siamo tutti apostoli: lo stesso amore del Figlio ci spinge verso tutti i fratelli (2 Cor 5,14). Egli, solidale con noi oltre ogni limite, nel suo amore di fratello ci mostra quello del Padre. La sua missione è già compiuta sulla croce, dove realizza l'amore perfetto. Da lì ci offre la sua vita, il suo Spirito. Però occorre tempo perché il dono sia accolto, perché il seme porti frutto, perché l'amore - «amor ch'a nullo amato amar perdona» - sia riamato. Ciò che lui ci dona dalla croce, noi lo riceviamo a Pentecoste, dopo cinquanta giorni. |
Data: © FCSF – Popoli, 1 aprile 2008 |
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