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Un bambino non è mai irregolare

Celeste seria seria con il suo elegantissimo impermeabile, Jimmi con il gel nei capelli e gli occhi neri affascinanti, le terribili sorelline Ivana e Rudina, Melanie con i codini allegri e colorati, Franco Derek e la mamma attenta e coscienziosa, Valeria nata a Natale da una mamma bambina e senza casa, Giosuè, Alessia, Jessica, gli splendidi gemellini ivoriani... Tutti ormai sono diventati nostri amici, affezionati «clienti», parte della nostra  famiglia.

Il martedì pomeriggio i locali dell’Assistenza sanitaria San Fedele, a Milano, si trasformano: nell’atrio ci sono giochi e libri, risuonano le voci, talvolta i pianti, dei piccoli pazienti in attesa della visita. Ritornano per i controlli ma anche per passare un pomeriggio in un ambiente sereno, dove le mamme possono chiacchierare, fare amicizia, scambiarsi informazioni e ricevere rassicurazioni.

Nel settembre 2009 l’Assistenza decide, dopo aver effettuato un attento monitoraggio sul territorio milanese, di aprire, un pomeriggio alla settimana, un ambulatorio di pediatria gratuito per bambini bisognosi e senza permesso di soggiorno, formando una équipe di tre pediatre, un farmacista, un responsabile e due pedagogiste. Tutti volontari.

Da allora abbiamo visto 253 bambini ed effettuato 604 visite, bambini che altrimenti non sarebbero stati visitati da nessuno o che avrebbero utilizzato il pronto soccorso, rischiando di intasarne gli accessi, per patologie di lieve entità per cui basterebbe il pediatra di base. Figura prevista dalla legge ma che in Lombardia non viene riconosciuta ai figli di extracomunitari senza permesso di soggiorno. Una mozione presentata in giugno da Umberto Ambrosoli e dal Pd, che chiedeva l’accesso ai servizi di pediatria anche per questi soggetti, è stata respinta dal Consiglio regionale della Lombardia.

Grazie a una convenzione con Asl Milano, da gennaio possiamo però chiedere per il piccolo senza permesso di soggiorno il codice Stp (straniero temporaneamente presente), che offre la possibilità di prescrivere visite specialistiche, analisi mediche ed esami strumentali. Tale possibilità non sostituisce comunque il pediatra di base, il quale garantirebbe invece assistenza continua.

Più della metà dei piccoli pazienti ha un’età compresa tra 0 e 3 anni, così come succede in quasi tutti gli ambulatori pediatrici, e accede allo studio medico per i controlli di routine. La prevenzione è importante (anche economicamente!): tutti i bambini vanno seguiti dalla nascita, e almeno fino al terzo anno, per verificare che la crescita sia regolare, sia nel peso che in altezza, che non ci siano o insorgano malformazioni o disturbi di vista, udito, parola e postura, controllare la dentizione e la relativa igiene, e tanto altro.

Per ora non abbiamo riscontrato patologie diverse da quelle dei coetanei italiani; i genitori vogliono soprattutto essere rassicurati in presenza di febbre, tosse, mal di gola, gastroenteriti. La dottoressa si preoccupa soprattutto che le vaccinazioni e le profilassi di legge vengano effettuate.

La bocciatura della mozione Ambrosoli porterà un aggravio di costi per il servizio sanitario; e noi ci aspettiamo un maggiore carico di lavoro, pur rimanendo più che disponibili a collaborare in un’ottica di sussidiarietà.

Elena Morandi
Responsabile pediatria
Assistenza sanitaria San Fedele


LA SCHEDA
L'Assistenza sanitaria San Fedele nasce a Milano nel 1948 per opera del gesuita Lodovico Maino. Ha sede nello stessa struttura in cui si trova anche la redazione di Popoli.
Alla pediatria dell’Assistenza possono accedere persone non in possesso del permesso di soggiorno o che pur avendolo, ma essendo disoccupate o per altri impedimenti, non hanno pieno accesso all’assistenza sanitaria di base. Il servizio di pediatria è aperto il martedì, dalle ore 15, su appuntamento (gli appuntamenti si fissano telefonando allo 0286352251 il lunedì e mercoledì mattina e il giovedì pomeriggio).

© FCSF - Popoli, 1/10/2013