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Nelle terre estreme |
In luoghi dove il limite fa parte della quotidianità, l’uomo stabilisce un rapporto particolare con la natura e da millenni mostra creatività e capacità di adattamento per sopravvivere. Bruno Zanzottera ne ha esplorato con la fotografia diverse manifestazioni in ogni continente (giugno-luglio 2014)
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Dal 2007 la popolazione urbana del mondo ha superato quella che abita nelle regioni rurali. Anche se la tendenza pare inarrestabile, un grande numero di persone continua a vivere caparbiamente in territori molto difficili, dove si sono creati delicati equilibri di convivenza tra l’uomo e la natura. Equilibri fragili, che significano innanzitutto scarsa disponibilità di beni essenziali, cibo e acqua. I luoghi di fatica e sofferenza sono «terre estreme», espressione che può indicare il limite della sopravvivenza umana, ma anche la capacità di adattamento delle persone; si relativizza nelle culture e nelle tradizioni e modella la fisiologia di chi le abita. Questi luoghi diventano «normali» per intere popolazioni che rivelano esempi di adattamento creativo al deserto, ai ghiacci, alla foresta. La transumanza dei pastori peul nel Sahara, il sale strappato dalla terra rovente della Dancalia, il miele raccolto sugli alberi dai pigmei in Congo, la cura delle mandrie in Patagonia, la caccia sui monti Altai in Mongolia, la pesca nel lago Turkana (Kenya): le strategie di sopravvivenza si mettono in pratica da tempi immemorabili in luoghi reali, ma anche simbolici ed evocativi, di interazione tra vicende umane e scenari ambientali in angoli lontani del pianeta.
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Bruno Zanzottera |
Bruno Zanzottera (Monza, 1957) ha iniziato a fotografare da ragazzo, affascinato dal mondo celtico. Nel 1979 compie il suo primo viaggio africano, attraversando con una Peugeot 404 il Sahara fino al Golfo di Guinea. Da allora l’Africa è stata meta privilegiata dei suoi reportage fotografici, anche se non sono mancati numerosi lavori in Asia e America latina, dove ha esplorato luoghi e popolazioni fino alle zone più remote del pianeta. Nel 2008 ha creato insieme ad alcuni colleghi l’agenzia fotografica Parallelozero (www.parallelozero.com). Collabora con numerose testate italiane e straniere, tra cui Geo France, Geo International, National Geographic Italia, Focus, Bell’Europa. Nel 2014 ha realizzato il suo primo documentario, Il Gioco delle perle di vetro.
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2014. Pianeta cibo |
Continua nel 2014 il viaggio per immagini dedicate al tema del cibo nelle sue mille declinazioni: fondamentale (e spesso carente) sostegno per la vita, occasione per promuovere o negare i diritti dei lavoratori e dell’ambiente, espressione di identità culturali, elemento di feste e riti. «Nutrire il Pianeta. Energia per la vita» è anche il tema dell’Esposizione Universale che si apre a Milano il 1º maggio 2015 e nella quale anche Popoli è coinvolta, attraverso la promozione di alcuni eventi.
Si ringrazia per il contributo: Cisl Lombardia - In collaborazione con Altromercato
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