Gli immigrati eritrei in Italia scendono in piazza. Venerdì, 25 ottobre, a Roma si terrà una manifestazione in piazza Montecitorio davanti alla Camera dei Deputati. A organizzare l’iniziativa è il Coordinamento per l’Eritrea democratica, un’organizzazione-ombrello che riunisce alcune associazioni che da anni lavorano per una democratizzazione del piccolo Paese del Corno d’Africa. Gli eritrei si ritroveranno alle ore 11 davanti al Parlamento e sosteranno nella piazza fino alle 14. Alle 14,30 si sposteranno al Teatro Valle dove si terrà un’assemblea del Coordinamento.
«È importante sottolineare - spiega uno degli organizzatori - che una nostra delegazione verrà ricevuta alla Farnesina alle 10 e che la stessa delegazione verrà poi ricevuta alle 16 dal presidente della Camera, Laura Boldrini. Il ministro per l’Integrazione Cècile Kyenge ha annunciato che sarà presente a una della fasi dell’iniziativa».
Gli eritrei presenteranno ai politici italiani un documento con cinque proposte: 1) la riforma della legge Bossi-Fini; 2) una legge organica sull’asilo politico; 3) la creazione di corridoi umanitari per tutelare i migranti nel loro tragitto verso l’Europa; 4) l’attuazione della direttiva europea «Dublino 3» che permette il ricongiungimento dei richiedenti asilo giunti in Italia ai parenti che vivono in altre nazioni europee; 5) una nuova politica estera nei confronti dell’Eritrea, Paese guidato da una dittatura spietata.
«Non chiediamo la luna - conclude la nostra fonte -. Sono proposte che, se accolte, possono evitare il ripetersi di tragedie come quella recente di Lampedusa in cui il 3 ottobre sono morte 366 persone (in maggioranza eritrei). Serve però la volontà politica per attuarle».
e.c.