Raúl Sohr
Nel 2010, in Messico, è morta una persona ogni 40 minuti, a causa del crimine organizzato legato al traffico di droga. I decessi violenti sono stati dunque in totale 12.500, un dato che rende l’idea di come il Paese centroamericano sia ormai in stato di guerra e che smaschera la fallimentare politica di militarizzazione adottata dal presidente Calderón. L’analisi del mensile dei gesuiti cileni. (NB: articolo disponibile solo per gli abbonati a Mensaje).
Mensaje (Cile), diciembre 2010.
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