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Elezioni in Messico, in cerca di una svolta |
Sessantamila morti in sei anni: è il bilancio della presidenza Calderón, incapace di arginare la violenza dei narcos e che poco ha fatto anche per ridurre gli squilibri economici. Il Messico è un Paese che cerca di uscire da una spirale di violenza. L'analisi del gesuita Zepeda.
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Data: 28 giugno 2012 |
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Il Messico martoriato attende una svolta |
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Sessantamila morti in sei anni: è il drammatico bilancio della presidenza di Felipe Calderón, che poco ha fatto anche per ridurre gli squilibri economici. Il Messico che il 1° luglio sceglie il nuovo presidente cerca di uscire da una spirale di violenza senza confronti |
Fascicolo: giugno-luglio 2012 |
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Narcotraffico : Africa connection
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Il continente è diventato uno degli snodi principali del traffico di stupefacenti provenienti da Sud America e Asia e diretti verso l’Europa. Sono cresciute così criminalità e corruzione. E anche il consumo locale ha subito un’impennata. |
Fascicolo: maggio 2012 |
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Mali, polveriera Azawad |
L'offensiva contro il governo centrale scatenata dai ribelli tuareg sembra inarrestabile. Intanto a Bamako un gruppo di militari con un golpe ha abbattuto il regime democratico e sospeso la costituzione. L'analisi di una crisi politico-militare dietro alla quale paiono nascondersi interessi più grandi...
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Data: 2 aprile 2012 |
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Susana, l’ultima vittima della «guerra» messicana |
Il 5 gennaio, a Ciudad Juárez, è stata uccisa un'attivista per i diritti delle donne. Il 2011 è così iniziato nello stesso modo in cui si era chiuso il 2010, anno che ha fatto registrare record incredibili in fatto di violenza. Drammatica fotografia di un Paese, il Messico, ormai in stato di guerra permanente.
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Data: 13 gennaio 2011 |
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Mexico, la nueva frontera de la droga |
Raúl Sohr Nel 2010, in Messico, è morta una persona ogni 40 minuti, a causa del crimine organizzato legato al traffico di droga. I decessi violenti sono stati dunque in totale 12.500, un dato che rende l’idea di come il Paese centroamericano sia ormai in stato di guerra e che smaschera la fallimentare politica di militarizzazione adottata dal presidente Calderón. L’analisi del mensile dei gesuiti cileni. (NB: articolo disponibile solo per gli abbonati a Mensaje). Mensaje (Cile), diciembre 2010.
www.mensaje.cl
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Rio de Janeiro, dietro la guerra delle favelas |
Hanno catturato l’attenzione mediatica gli scontri di qualche settimana fa tra esercito e narcos nelle favelas di Rio de Janeiro. In realtà la linea dura delle autorità brasiliane non è nuova e sembra destinata a proseguire, con risultati positivi e qualche ombra. Come spiega a Popoli un esperto brasiliano. |
Data: 7 dicembre 2010 |
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Agonia di una nazione |
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Mentre celebra i 200 anni di indipendenza, il Messico sprofonda in una spirale di violenza che sembra inarrestabile: il governo non riesce ad arginare lo strapotere del narcotraffico, e anzi si macchia di gravi violazioni dei diritti umani. Come denuncia un’organizzazione fondata dai gesuiti. |
Fascicolo: novembre 2010 |
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